Tecniche

Psicologia Energetica

La Psicologia Energetica è una corrente psicologica molto diffusa a livello mondiale, che
ha coniugato una serie di tecniche psicoterapeutiche con i principi dell’agopuntura e
della kinesiologia applicata.
Il paradigma di riferimento è la Medicina Tradizionale Cinese, in cui prevale una visione
olistica dell’essere umano.
La Psicologia Energetica, in poche parole, vede il benessere come il frutto dell’equilibrio
psicologico, energetico, fisiologico e spirituale.
Definizione non lontana da quella elaborata, già nel 1948, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità:
La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice
assenza dello stato di malattia o di infermità.”(OMS, 1948)

Tra le basi della Psicologia Energetica, un posto d’onore spetta alla Medicina Tradizionale Cinese un’esperienza millenaria che ci parla di come l’energia vitale scorre attraverso i Meridiani, che sono come dei rami o dei canali in cui l’energia fluisce collegando tutte le parti del nostro corpo fino a influenzare anche mente e spirito.
Esperienze negative e traumi indeboliscono il sistema energetico manifestando all’esterno disagi fisici e emotivi.
I sintomi sono una SPIA, un CAMPANELLO D’ALLARME che ci sta dicendo che stiamo sbagliando qualcosa nella nostra vita; occorre ascoltare il messaggio che portano con sè e integrarlo nella nostra vita. Troppo spesso invece siamo abituati a mettere il silenziatore, a far finta di niente finchè il corpo non si farà sentire in modo più energico sviluppando qualche malattia grave.
Possiamo immaginare il nostro corpo come una macchina, la spia indica che c’è poco olio e che dobbiamo fermarci. Abbiamo 2 scelte:

1) possiamo fermarci prima possibile per rimettere l’olio
2) possiamo ignorare la spia e continuare la nostra strada finchè non si romperà il motore nel momento in cui l’olio sarà finito.

La scelta è nostra, abbiamo il libero arbitrio, ma non potremmo poi sottrarci alle conseguenze delle scelte che abbiamo fatto.
Quindi ogni volta che abbiamo un sintomo, un disagio, dovremmo fermarci un attimo, osservare come sta andando la nostra vita, come stiamo, domadarci: sono felice? Ho una relazione soddisfacente? E il lavoro? Ho bisogno di uno spazio per me stesso/a? Come sto vivendo?
Queste domande ci permetteranno di capire se c’è da modificare o meno qualcosa nella vostra vita.
Occorre imparare a vivere meno in automatismo e più nella CONSAPEVOLEZZA di quello che stiamo facendo, più presenti nel Qui e Ora.